Incendio al Santorini, parla il legale: “Soddisfatti, ma c’è ancora da lavorare”

“Sei mesi di lavoro da parte degli inquirenti hanno portato a due condanne: è un ottimo risultato, ma ci sarà altro su cui lavorare”. Così Domenico Siracusa, avvocato di parte civile, ha commentato le condanne inflitte a due giovani di Venetico per aver incendiato la sala ricevimenti Santorini a Monforte Marina il 29 dicembre scorso. Luca Bertè, in seguito al patteggiamento, dovrà scontare 3 anni e 3 mesi; Mirko Lupo è stato invece sottoposto a rito abbreviato, ricevendo una condanna a 4 anni e 8 mesi.

“Il quadro sembra chiuso” – continua Siracusa – “ma resta da definire il movente, e da chiarire l’eventuale presenza di compartecipi, ipotesi considerata anche dalla Procura”. Al Santorini è stato riconosciuto anche il risarcimento dei danni, che verrà discusso in sede civile.

La notte del 29 dicembre, a pochi giorni dall’inaugurazione, il locale venne dato alle fiamme. Sul luogo, le Forze dell’Ordine ritrovarono taniche di benzina e alcuni indumenti con tracce di sangue. Le indagini successive hanno portato all’individuazione di Bertè, che era stato ricoverato al Policlinico di Messina per ustioni, e del complice. Dalle prime ricostruzioni sembrava che i due volessero vendicarsi per essere stati allontati dal vicino Manila; ma la proprietà della discoteca smentì la circostanza con un post su Facebook, creando un vero e proprio caso.